Gli spazi fisici sono espressione della gente e se le abitudini e le esigenze delle persone mutano, cambiano anche gli spazi e viceversa.
Così se gli architetti, gli urbanisti, i tecnologi, i designer e tutti gli altri progettisti indirizzerebbero tale cambiamento, si potrebbe incidere profondamente su un miglioramento della vita delle persone e dell'ambiente, una vera e propria svolta green che non è più procrastinabile.
Bisogna immaginare e progettare il nostro futuro nello spazio della vita quotidiana non soltanto pensando alle proprie abitazioni, ma puntare sugli spazi intermedi, spazi semi-privati quali cortili, corti, logge, giardini, terrazze condominiali, balconi che stanno assumendo ed assumeranno nuove funzioni.
La faccia green di questi spazi trasformerà quelli che erano luoghi di passaggio in tetti verdi, piccoli orti urbani, superfici per la raccolta dell'acqua o per l'auto produzione di energia pulita, polmoni verdi per la mitigazione microclimatica e la produzione di ossigeno.