Nel pieno della confusione derivante dai vari colori dell’Italia a causa della pandemia che ci ha colpiti circa un anno fa, a inizio Dicembre, nella città di Torino è stato inaugurato il primo Parco Verde al dettaglio al mondo, dedicato al tema del rispetto: #GREENRETAILPARK, voluto fortemente dall’ex patron di Unieuro e mente di Eataly e Fico, Oscar Farinetti che invita ad ampliare lo sguardo ad un nuovo modo di considerare l’esperienza d’acquisto.
Green Park che tradotto significa “Pisello Verde” è il simbolo del centro commerciale voluto perché sferico come la terra e verde come la terra dovrebbe tornare ad essere.
Dalla struttura ai prodotti, tutto si ispira al riciclo, alla circolarità, all’attenzione per la materia prima e alla sostenibilità, dove si compreranno auto, vestiti, energia e mobili, tutti in chiave verde, costruiti in armonia con acqua, terra, aria.
Basti pensare che l’edificio, composto da 5 piani, è altamente sostenibile, un manifesto di nuove tecnologie e materiali naturali che trasmette l’idea di rispetto dell’ambiente e armonia con la natura attraverso la sua architettura. Le facciate sono piene di vegetazione, che diventa vero e proprio materiale costitutivo dell'architettura.
Il Green Pea è alimentato da fonti di energia rinnovabili: pozzi geotermici, pannelli fotovoltaici e solari, mini-pale eoliche e pavimenti per il recupero dell’energia cinetica».
I piani a cui il Patron è più affezionato sono il piano terra e l’ultimo.
Al piano terra c’è il Discovery Museum che spiega come il futuro del mondo dipenda dai nostri consumi, lanciando un messaggio che nel carrello della spesa deve, necessariamente, entrare il rispetto, il rispetto per l’ambiente e per il pianeta, insegnando così al consumatore a comprare in modo più responsabile.
L’ultimo piano invece, pensato, riprendendo le parole dello stesso Farinetti: “perché dopo tanto negotium ci vuole un posto per l’otium, un club per il tempo libero dove far riposare il corpo e la mente” avendo a disposizione un cocktail a base di erbe, radici e fiori coltivati sul posto in un grande orto all’aperto, un grande tetto giardino attrezzato, permeato da serre bioclimatiche.
Una nuova e bella realtà che ora si confronterà con il mercato e una nuova cultura di acquisto che cresce con le nuove generazioni.
Ecco di cui abbiamo bisogno, di menti che guardano al futuro e che mettono al primo posto la salvaguardia della terra, perché essere etici è un dovere ma trattare meglio il pianeta è tutta fighezza e favolosità.
Il nostro progetto mira proprio a questo, attraverso consigli, interventi e progettualità contribuire alla salvaguardia del pianeta: