Un dato sconcertante comunicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanitaà (OMS), secondo il quale in tutto il mondo 7 milioni di persone muoiono ogni anno a causa degli effetti dell'inquinamento atmosferico, ci porta a ripensare a delle strategie che hanno come obiettivo quello di riqualificare le nostre città!
E' indubbio che il "fenomeno Greta Thunberg", ma non solo, abbia avuto il merito di scuotere le coscienze di molti e di farci capiure che il modello di sviluppo urbano degli anni 60-70 ha prodotto delle "giungle di cemento e asfalto", cioè città moderne, piene di grandi edifici, che sono diventati dei luoghi inospitali e pericolosi.
Pericolosi a causa di un fenomeno chiamato: "le isole di calore urbano", inteso come l'aumento di temperatura che si ha spostandosi dalle zone rurali al centro cittadino, dovuto alla progressiva eliminazione delle aree verdi e dall'utilizzo di materiali predisposti ad assorbire molto calore, che genera diverse conseguenze, negative, sia sulla salute dell'uomo, sia sulle dinamiche economiche di ogni paese industrializzato!
Questa attività umana, che ha spazzato via la natura, sta innescando un evento di estinzione di massa grave, paragonandola all'estinzione dei dinosauri.
Quello che è necessario quindi, è un'inversione di rotta. Una "RIVOLUZIONE".
Una vera "rivoluzione verde" che consiste nel portare la natura nelle città!
Un concetto non nuovo, basti pensare al riformatore sociale vittoriano Ebenezer Howard che nel 1898, spinto dall'ambiente squallido, inquinato e pericoloso delle città vittoriane, ebbe l'idea di pubblicare quello che divenne poi il Manifesto "Garden Cities of Tommorrow". Un'idea semplice, creare luoghi che riunissero aree urbane e rurali; semplicemente case circondate dalla natura, ma vicine al lavoro e ai negozi.
La sua idea ha avuto solo sporadiche applicazioni, infatti, riflettiamo su dove siamo arrivati, solo che ora la posta in gioco, in termini di sopravvivenza dell'umanità, è notevolmente aumentata.
Da qui la tendenza a concepire, realizzare e gestire città verdi, non solo come una questione di estetica, ma di qualità di vita attraverso la riduzione dell'inquinamento atmosferico, ma anche apportando benefici psicologici.
Dobbiamo quindi andare oltre la natura come decorazione. Dobbiamo comprendere che essa ha un ruolo fondamentale sulla nostra salute e agire di conseguenza.
Il progetto Green Urban Gardens, riprendendo il Manifesto di Ebenezer Howard, si impegna a fare in modo che in città ci sia sempre più verde!
Buon approfondimento.